OSTEOPOROSI

Si tratta di una malattia dello scheletro caratterizzata da una progressiva riduzione della densità minerale ossea e compromissione della sua qualità. Ciò comporta più in generale un’alterazione dell’architettura ossea a cui ne segue un aumento della fragilità scheletrica e, conseguentemente, del rischio di fratture.

CAUSE E CONSEGUENZE

L’osteoporosi può essere di due tipi:

  •  Primaria: si sviluppa con il processo di invecchiamento; più frequente nelle donne post-menopausa in seguito al calo di estrogeni

  • Secondaria: deriva da altre patologie o condizioni mediche preesistenti (es. malattie endocrine o gastrointestinali), carenze alimentari, immobilità o dall'uso prolungato di alcuni farmaci (es. corticosteroidi), in grado di determinare alterazioni del metabolismo osseo.

Qualunque sia l’origine della condizione, le conseguenze che comporta riguardano:

  • Aumento della fragilità ossea e del rischio di fratture (anche in seguito a traumi di minore entità)

  • Dolore

  • Complicazioni post-frattura

  • Disabilità con perdita di mobilità e di autonomia

  • Impatto sulla qualità della vita

La diagnosi di osteoporosi viene effettuata attraverso un esame (MOC/DEXA) che serve misura la densità minerale ossea in specifiche aree (solitamente a livello della colonna vertebrale o del femore prossimale) consentendo di valutare il rischio di fratture ossee.

PREVENZIONE

Importante sapere che si tratta di una patologia che può essere prevenuta. Risulta per questo fondamentale massimizzare il picco di massa ossea, vale a dire il valore massimo di densità minerale che una persona raggiunge nella propria vita (intorno ai 30 anni). Questo è determinato, oltre che dalla genetica che non può essere modificabile, anche da 3 elementi chiave che possono invece agire sulla prevenzione della salute dell’osso:

  • adeguato apporto di CALCIO: minerale principale presente nelle ossa, essenziale per mantenerne la densità. Le fonti alimentari di calcio includono latticini (latte, yogurt, formaggio) e verdure a foglia verde (cavolo, broccoli, spinaci), soia, sardine, frutta secca. Anche alcune acque sono particolarmente ricche di calcio. Un consumo eccessivo di alcol e caffeina aumentano invece rispettivamente l’assorbimento intestinale di calcio, e la sua perdita con le urine.

  • adeguato apporto di VITAMINA D: essenziale per l’assorbimento di calcio nell’osso. Viene sintetizzata in parte dal nostro organismo grazie all’esposizione alla luce del sole; fonti alimentari includono invece pesci grassi (sgombro, salmone), latticini e tuorli d'uovo, oltre che svariati alimenti fortificati.

  • Regolare esercizio fisicoin particolare gli esercizi che allenano la forza e la resistenza stimolando la formazione ossea contribuendo al rallentamento del processo che porta all’osteoporosi, insieme ad esercizi per migliorare l’equilibrio e la coordinazione, riducendo il rischio di cadute.

 

CONCLUSIONI

Adottare abitudini alimentari sane e bilanciate, insieme ad uno stile di vita attivo, può contribuire significativamente alla massimizzazione del picco di  massa ossea, ed al mantenimento della salute delle ossa nel tempo.

La diagnosi e l’intervento precoce possono risultare fondamentali per la riduzione del rischio di fratture e complicazioni che ne seguono, prime fra tutte il mantenimento di una buona qualità della vita.

È sempre consigliabile, qualora si sospetti di avere osteoporosi, affidarsi a professionisti della salute per una valutazione accurata e per discutere le opzioni di trattamento.

 

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